l mondo, la storia e l’umanità sono in continua evoluzione, ci propongono nuove sfide e ci mettono alla prova con nuove difficoltà da superare. Mai come ora abbiamo bisogno dei bambini che con la loro innocenza, simpatia, creatività e libertà di pensiero ci fanno riflettere sul senso della vita.
Come noi anche loro abitano il presente ma, meglio di noi, vivono prospettati nel futuro.
Spiegare loro dove noi adulti abbiamo sbagliato non è affatto facile, ma oggi è la nostra occasione. Dovremmo impegnarci a dedicare loro quel tempo che non riusciamo a trovare nemmeno per noi stessi.
Quando l’essere umano si trova di fronte alle grandi difficoltà della vita si aggrappa alla fede come possibile ancora di salvezza, di conforto.
La fede non è una cosa triste nonostante alcune volte possa confonderci. La fede è la chiave dell’amore.
La Pasqua, che si identifica con la Via Crucis, è il percorso della passione di Gesù.
Dalle sante parole di Monsignor Fisichella si impara che, se ci si fermasse alla sola descrizione delle stazioni, ci si ritroverebbe di fronte ad un drammatico racconto storico che parla di indicibile sofferenza inflitta ad un uomo innocente.
Gli occhi della fede sanno andare oltre.
Ad ogni stazione si tocca con mano il significato dell’amore di Dio che non si ritrae dinnanzi a nulla. Nemmeno la morte lo fa desistere nel voler rivelare il suo amore misericordioso che abbraccia tutti e non esclude nessuno.
Lo stesso amore, a cui si riferisce Mons. Fisichella, ora chiediamo di esprimerlo a tutti i bambini, tramite i disegni dell’artista Alessandro Mutto.
Disegni estrapolati dalle bozze preparatorie per le sculture che ha creato lo scorso ottobre per la Via Dolorosa di Gerusalemme.
Immaginiamo insieme una Via Crucis multicolore sotto la quale, ogni parola, frase o commento sarà una nuova personale visione dell’amore e della vita.
Un messaggio di speranza.
